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Sclerosi Laterale Amiotrofica & OSAS

I pazienti affetti da malattie neurologiche sono spesso colpiti da disturbi respiratori durante il sonno; un esempio molto frequente sono le apnee ostruttive.

Nel paziente neuropatico molto spesso queste problematiche non vengono diagnosticate a causa della gravità del quadro clinico che spinge l’équipe medica a concentrarsi sulle manifestazioni della malattia neurologica, ma anche dell’aspecificità dei sintomi che caratterizzano i disturbi del sonno.

 

Sono diversi i fattori che contribuiscono a favorire l’insorgenza di OSA nel paziente neuropatico, tra cui i più importanti sono la prescrizione di farmaci sedativi, la debolezza muscolare e l’alterazione dei centri respiratori encefalici.

 

La sclerosi laterale amiotrofica (SLA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dalla progressiva perdita di motoneuroni centrali e periferici che causa debolezza muscolare generalizzata ed inevitabile morte prematura. I disturbi del sonno sono molto comuni nei pazienti con SLA e gravano sul carico di malattia per pazienti e operatori sanitari. Le turbe del sonno possono essere caratterizzate da sintomi fisici come crampi muscolari, dolore, mobilità ridotta, spasticità e sindrome delle gambe senza riposo. La depressione e l’ansia, inoltre, possono portare ad insonnia. [1] 

In uno studio di Santos et al. [2] si è visto come i disturbi del sonno diminuivano complessivamente con l’aumentare della durata della malattia, suggerendo una correlazione tra gravità dell’OSA e prognosi negativa di SLA o più rapido decadimento delle condizioni cliniche; è stata evidenziata, inoltre, una concomitanza di presenza di sintomi bulbari ed eventi ostruttivi.

In generale, tuttavia, gli eventi ostruttivi sembrano essere molto più frequenti di quelli centrali.  

Nel paziente affetto da  SLA si ha una prevalenza di OSA maggiore nel sesso maschile rispetto a quello femminile. [3]

È stato approfondito successivamente il ruolo degli eventi apnoici ostruttivi all’inizio della malattia nella prognosi della SLA ed è emersa l’importanza di una diagnosi precoce di OSA nei pazienti con SLA, consentendo l’identificazione di pazienti con SLA con un fenotipo di OSA caratterizzato da una prognosi peggiore. [4]

Anche l’ipoventilazione notturna è un importante indice prognostico nella SLA, valutabile in maniera sensibile con l’emogasanalisi mattutina e il T90, ma ancora più specificatamente con la capnografia transcutanea.[3]

È evidente da quanto emerso dagli studi effettuati in questi ultimi anni che una diagnosi precoce di disturbo delle apnee ostruttive del sonno può aiutare a identificare i casi di SLA più gravi, nonché mettere in atto una serie di misure assistenziali per garantire al paziente una miglior qualità di vita.

 

BIBLIOGRAFIA:

 

 

  • Nat Sci Sleep. 2019 Aug 9;11:97-111. doi: 10.2147/NSS.S183504. eCollection 2019.

 

Sleep disturbances in patients with amyotrophic lateral sclerosis: current perspectives.

Boentert M1.

 

 

 

Sleep-related breathing disorders in amyotrophic lateral sclerosis.

Santos C1Braghiroli AMazzini LPratesi ROliveira LVMora G.

 

 

 

Prevalence of sleep apnoea and capnographic detection of nocturnal hypoventilation in amyotrophic lateral sclerosis.

Boentert M1Glatz C1Helmle C1Okegwo A1Young P1.

 

 

 

The Prognostic Role of Obstructive Sleep Apnea at the Onset of Amyotrophic Lateral Sclerosis.

Quaranta VN1Carratù PDamiani MFDragonieri SCapozzolo ACassano AResta O.