Il sonno è una parte integrante dello stare bene: i suoi disordini sono associati ad un’infiammazione sistemica di vario grado, dovuta principalmente al rilascio della Proteina-C Reattiva (CRP), che è la causa o la conseguenza di altre condizioni, incluse l’obesità, il diabete e patologie cardiovascolari (la CRP aumenta anche il rischio di fibrillazione atriale).
L’obesità può contribuire allo sviluppo delle apnee attraverso diversi meccanismi ed è considerata uno dei maggiori fattori di rischio per lo sviluppo dell’OSA soprattutto in presenza di una distribuzione dell’adipe localizzata prevalentemente nelle regioni superiori del corpo. Nel 1997 è stato condotto uno studio su 120 pazienti con obesità primaria, aventi un BMI medio di 38,6 ± 6.5 kg/m 2 e una circonferenza del collo ≥ 38cm: si è notata una riduzione del calibro delle vie aeree alla presenza di depositi di grasso distribuiti in modo prevalente a livello delle pareti laterali.
Ad oggi è considerato come fattore di rischio un BMI >35 kg/m 2 e, secondo alcune stime, nei soggetti con BMI >40 la prevalenza della patologia è superiore al 90%. Anche una circonferenza del collo >41cm nelle donne e >43cm negli uomini è da considerarsi un fattore di rischio.
Nell’obesità grave, il diaframma è spinto verso l’alto e questo spostamento è maggiore nella posizione supina: la conseguenza è una minore capacità di contrazione associata ad una riduzione dei volumi polmonari. Questi fattori favoriscono anche un restringimento della faringe e quindi lo sviluppo delle apnee. Il grasso viscerale comporta inoltre un incremento dell’attività dei muscoli respiratori portando alla produzione di una pressione negativa al punto tale da collassare le vie aeree superiori durante la fase inspiratoria. L’obiettivo primario è spiegare a tutti i pazienti come uno stile di vita sano, esercizio e dieta bilanciata, possano già da soli ridurre sensibilmente l’insorgenza della patologia e rappresentino una prima linea nel trattamento degli affetti.
Un aiuto semplice ed economico alla diagnosi è dato dal Questionario di Berlino: ideato nel 1996 in Germania, consta in un questionario composto dieci domande che vanno ad indagare sulla presenza e severità del russamento, frequenza di sonnolenza durante il giorno e presenza di obesità e/o ipertensione.
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