I disturbi del sonno sono molto frequenti nella popolazione generale e variano dall’insonnia alle apnee coinvolgendo nella sintomatologia il 30% della popolazione generale. In particolare si stima che il russamento si verifichi dal 3% al 13% nei bambini e fino al 59% degli adulti con un rapporto M:F di 1.89.
Il russamento consiste nella vibrazione del palato molle dovuta ad un passaggio turbolento dell’aria attraverso le vie aeree superiori. Questo si verifica in seguito ad una riduzione del lume aereo che comporta un passaggio più rapido e vorticoso dell’aria che fa vibrare il palato molle.
Tra i fattori predisponenti di tale fenomeno vi sono:
- la presenza di grasso nella zona sottomandibolare e nella base lingua che collassando posteriormente riduce il lume aereo specialmente in posizione supina
- l’assunzione di alcool e farmaci sedativo-ipnotici che riducono il tono muscolare.
Il russamento abituale e persistente insieme all’eccessiva sonnolenza diurna sono le manifestazioni cliniche distintive della Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno (OSAS): non bisogna sottovalutare questo sintomo che spesso solo quando viene avvertito come fastidioso da parte del partner o dei familiari porta il paziente ad una visita specialistica. Nel caso in cui venisse accertata la presenza di un quadro OSAS andranno poi indagate le condizioni di salute generale dell’individuo e l’eventuale presenza di patologie cardio-vascolari o metaboliche.
La terapia con dispositivi orali è semplice, reversibile, economica ed è indicata dalle più recenti linee guida AASM, SISMO e ERS come prima scelta terapeutica nei soggetti con OSAS lieve o moderata e come seconda scelta terapeutica nei casi di mancata aderenza al trattamento con CPAP (gold standard di trattamento) negli OSAS grave. I due trattamenti possono anche essere affiancati l’uno all’altro.
Può essere di aiuto anche il concomitante calo ponderale dei pazienti obesi o l’intervento del chirurgo per migliorare la pervietà delle vie aeree.
I MAD sono in grado di determinare un miglioramento soggettivo con una riduzione del rumore di russamento dell’82% ed una riduzione della sonnolenza diurna. Dal punto di vista polisonnografico è riportata la riduzione del numero di eventi respiratori sotto i 5 ev/h per ora nel 42% e sotto i 10 ev/h nel 52% dei pazienti affetti da OSAS (da lieve a severa) con una riduzione del 50% degli ev/ora nel 65% dei pz.
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