La chirurgia seni paranasali può essere eseguita con tecniche tradizionali o tecnica endoscopica. Gli interventi tradizionali tendono ad essere più radicali e limitati alle infezioni secondarie del seno. La chirurgia funzionale endoscopica dei seni paranasali (FESS), invece, mira alla rimozione dell’ostruzione presente a livello del complesso osteomeatale, che porta all’infiammazione dei seni paranasali, ed al ripristino della normale ventilazionesinusale e della funzione mucociliare. La FESS costituisce un’opzione minimamente invasiva dalle molteplici indicazioni: gli interventi che possono essere eseguiti (anche durante la stessa procedura) sono, infatti, vari.
Non è esente da possibili complicanze che possono insorgere in seguito alla procedura. L’incidenza di complicanze post–operatorie della FESS è 0–1,5% per le maggiori e 1,1–20,8% per le minori. L’imaging radiologico svolge un ruolo importante nella valutazione post–operatoria dei pazienti trattati.
Indicazioni
La FESS è indicata in pazienti affetti da rinosinutiti acute o croniche ricorrenti e poliposi nasale, in particolare in condizioni refrattarie alla terapia medica, per le quali quest’ultima non sia quindi risultata sufficiente a garantire la risoluzione dei sintomi e dei quadri clinici. Trova indicazione, inoltre, nel trattamento di tumori sinusali, patologie orbitali e della base cranica, nonché nella gestione delle complicanze.
Tecniche
Ad oggi la chirurgia dei seni paranasali è eseguita con l’ausilio di fibre ottiche chirurgiche e microdebrider. L’uso dell’endoscopio a fibre ottiche permette una migliore visione del campo chirurgico.
L’intervento può essere eseguito anche con l’ausilio della navigazione computer assistita, la quale consente il confronto diretto tra anatomia intraoperatoria ed informazioni ricavate dall’imaging preoperatorio.
La procedura può essere eseguita in anestesia generale o locale (con o senza sedazione). Può essere effettuata anche in chirurgia ambulatoriale.
Tra le procedure che possono essere eseguite si citano: turbinectomia, turbinoplastica, polipectomia, debridement sinunasale, balloon sinuplasty, settoplastica, settorinoplastica, uncinectomia, uncinotomia, antrostomia, etmoidectomia, sinusotomia frontale, sfenoidectomia, decompressione della parete orbitale, riparazione della perdita di liquido cerebrospinale della base cranica anteriore.
Decorso post – operatorio
La FESS, rispetto alle tecniche tradizionali, è meno invasiva, con conseguente disagio postoperatorio minimo. Nel post–operatorio è fondamentale il mantenimento di un’adeguata igiene del naso. Il ripristino della normale funzione nasale in genere avviene entro 1–2 mesi.
Bibliografia
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