Numero di denti insufficiente per supportare il dispositivo
La principale controindicazione all’utilizzo del MAD è data da edentulia parziale o totale. Questo è un problema che si riscontra nelle fascie di età dai 55 ai 64 anni, ma sopratutto dai 65 ai 74 anni. Inoltre l’edentulismo stesso può peggiorare le apnee del sonno. I denti che mancano più spesso sono il primo e il secondo molare, necessari per l’applicazione della maggior parte dei MAD. Tuttavia questo problema si può superare utilizzando alcuni dispositivi che non si appoggiano su tutti gli elementi dentari.
Mobilità dentale e parodonto patologico
Per quanto riguarda l’utilizzo del MAD, una mobilità dentale notevole costituisce una controindicazione quanto l’edentulia. Una delle principali cause di parodontopatia, oltre che di edentulia, è un’igiene orale carente. Nei pazienti trattati con MAD è quindi necessario monitorare attentamente la situazione parodontale e l’igiene orale.
Disordini temporomandibolari
Problematiche all’articolazione temporomandibolare, come dolore e rumori, sono abbastanza comuni, tuttavia non ci sono criteri per stabilire dei disordini che possono precludere al trattamento con MAD. Recentemente è stata messa in discussione questa controindicazione, evidenziando come l’utilizzo di MAD in pazienti con disordini temporomandibolari non sembri esacerbare la sintomatologia. La principale controinicazione legata all’articolazione temporomandibolare rimane quindi un limitato avanzamento massimo della mandibola, che preclude l’utilizzo del MAD.
Effetti collaterali
Gli effetti collaterali sono per lo più effetti soggettivi, e includono dolore e rumore all’articolazione temporomandibolare, dolore miofasciale, mal di denti, scialorrea o xerostomia, irritazione gengivale, e alterazioni occlusali nella mattina successiva all’applicazione. Tutti questi sintomi sono di lieve entità e temporanei.
Come precedentemente accennato, il MAD non influisce sulla posizione dell’articolazione temporomandibolare. Tuttavia è stata osservata una modifica permanente dell’occlusione, con riduzione di overjet, overbite e dei contatti posteriori.
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